Cambiano le cose per quanto riguarda il taglio del cuneo fiscale. A seconda del reddito, i lavoratori potranno vedere le loro buste paga modificate. Vediamo nello specifico di cosa si tratta e fino a quando dureranno questi tagli.
Con il Decreto lavoro del 4 maggio 2023 sono stati accantonati 3 miliardi di euro per permettere un ulteriore taglio al cuneo fiscale.
Questa nuova riduzione del cuneo fiscale partirà l'1 luglio 2023 per terminare però il 31 dicembre del 2023. Come si legge nell'articolo 39 del decreto "Per i periodi di paga dal 1° luglio 2023 al 31 dicembre 2023 l'esonero sulla quota dei contributi previdenziali per l'invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore, determinato ai sensi dall'articolo 1, comma 281, della legge 29 dicembre 2022, n. 197 è incrementato di 4 punti percentuali, senza ulteriori effetti sul rateo di tredicesima. Resta ferma l'aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche." (Gazzetta Ufficiale)
Il taglio del cuneo fiscale non sarà uguale per tutti i redditi.
Ciò significa che dopo la data del 31 dicembre 2023 sarà necessario un nuovo stanziamento di fondi per permettere la permanenza del suddetto taglio.
Come si traduce questo sulle buste paga? A partire da luglio si verificheranno queste due situazioni:
Il taglio al cuneo fiscale salirà al 6% e al 7% a seconda del reddito del lavoratore.
Possono accedere tutti i lavoratori dipendenti pubblici e privati.
Per i redditi fino a 25.000 euro ci sarà un taglio del 7% e si prevede un aumento di circa 80-90 euro in busta paga. Per i redditi da 25.000 a 35.000 euro il taglio sarà del 6% con un aumento previsto in busta di 90-100 euro.