La Cessione del Quinto per dipendenti privati è un prestito a tasso fisso riservato a dipendenti di aziende private che prevede la restituzione attraverso addebito diretto in busta paga. La Cessione del Quinto per Dipendenti Privati permette di ottenere liquidità per realizzare qualsiasi tipo di progetto o fronteggiare delle spese impreviste.
Come avviene nel caso dei dipendenti pubblici, anche per i lavoratori del settore privato la modalità di restituzione avverrà tramite trattenuta diretta mensile da parte del datore di lavoro sulla busta paga.
La Cessione del Quinto a dipendenti privati è una particolare formula di prestito consigliata ai dipendenti del settore privato (accessibile anche a dipendenti pubblici e a pensionati INPS ed ex INPDAP), perché viene incontro alle esigenze personali di ogni richiedente. Quello che la contraddistingue, rispetto ad altre tipologie di finanziamento è la comodità, soprattutto in merito alla modalità di restituzione. Infatti, la Cessione del Quinto per dipendenti privati prevede che i beneficiari non debbano più preoccuparsi di scadenze e bollettini poiché la restituzione avviene mensilmente tramite trattenuta diretta in busta paga.
In tal senso il prestito con Cessione del Quinto è la soluzione ideale per ottenere liquidità per ogni tipo di acquisto: ristrutturazione di una casa, acquisto di un auto, viaggio, spese mediche, matrimonio.
Il pagamento delle rate viene effettuato tramite trattenuta diretta in busta paga da parte dell'azienda.
Il dipendente privato può richiedere online un preventivo che viene studiato sulla base delle sue specifiche esigenze.
Come detto, la restituzione del prestito con Cessione del Quinto per dipendenti privati avviene tramite la trattenuta diretta dalla busta paga, di conseguenza, è il datore di lavoro ad assumersi la responsabilità di rimborsare mensilmente l'importo della rata.
La durata del prestito con Cessione del Quinto per dipendenti privati può variare da un minimo di 24 mesi ad un massimo di 120 mesi.
L'art. 5 del DPR n. 180 prevede che "gli impiegati e salariati dipendenti dallo Stato e dagli altri enti, aziende ed imprese (…) possono contrarre prestiti da estinguersi con cessione di quote dello stipendio fino al quinto dell'ammontare di tali emolumenti valutato al netto delle ritenute e per periodi non superiori a dieci anni".
Per i dipendenti privati, come per tutti gli altri casi (dipendenti pubblici, statali e parastatali e pensionati INPS), l'importo della rata di un prestito con Cessione del Quinto, non potrà mai superare un quinto della retribuzione mensile del lavoratore.
Per legge, la Cessione del Quinto dello stipendio è coperta da polizze assicurative già incluse. Le assicurazioni sono due: rischio vita e rischio impiego, di durata pari a quella del finanziamento, sottoscritte direttamente dall'Istituto erogante che è il beneficiario dell'indennizzo della copertura assicurativa in caso di sinistro; in tale circostanza, il cliente resta comunque obbligato al pagamento del debito residuo.
Si, per richiedere un prestito con Cessione del Quinto, l'azienda dalla quale si è assunti deve avere un numero minimo di 16 dipendenti.
Si è possibile, ma in ogni caso la Cessione del Quinto e il pignoramento non potranno mai superare il 50% dello stipendio netto.
No, purtroppo con una busta paga estera e versamenti contributivi stranieri non si può fare.
Se l'Azienda trattiene la rata della Cessione del Quinto sulla basta paga ma non effettua il pagamento, è fondamentale segnalare l'accaduto alla finanziaria inviando la busta paga che testimonia la trattenuta. A quel punto sarà l'istituto a sollecitare l'Azienda.
Se invece l'Azienda non effettua la trattenuta bisogna muoversi tempestivamente per ripristinare il corretto pagamento.
La legge stabilisce che lo stipendio non può essere pignorato oltre un quinto. Il calcolo è da effettuarsi sull'importo netto dello stipendio.