Si sente spesso parlare di soglia povertà, specialmente in questi ultimi anni di crisi che hanno coinvolto molti nuclei familiari. Vediamo allora cosa si intende e in che modo viene calcolato questo indice.
Con soglia di povertà si intende un parametro normativo che stabilisce il livello del reddito al di sotto del quale un soggetto o un nucleo familiare è considerato povero. Questo parametro varia a seconda del paese, area geografica di provenienza.
Si può parlare di povertà relativa e povertà assoluta.
Quando parliamo di povertà relativa, facciamo riferimento alla spesa media mensile per consumi a testa; se, quindi, la spesa di una famiglia composta da due soggetti è uguale o inferiore a questo valore, è da considerarsi povera.
In Italia la soglia di povertà assoluta cambia a seconda dell'area geografica.
La soglia di povertà assoluta rappresenta il valore monetario del paniere di beni e servizi considerati come essenziali per la famiglia, definita in base all'età dei componenti, alla ripartizione geografica e alla tipologia del comune di residenza (Fonte ISTAT).
Se la spesa mensile di una famiglia è uguale o pari a questo valore allora è da considerarsi assolutamente povera.
In Italia i panieri vengono definiti diversamente a seconda dell'area geografica, quindi nord, centro e sud.
Esiste la possibilità di calcolare e conoscere la soglia di povertà assoluta per i diversi contesti. Per farlo si può utilizzare l'apposito calcolatore presente sul sito dell'ISTAT.