Attraverso la Legge di Bilancio 2021 (L. n. 178/2020) è stata prorogata l'Opzione Donna anche per l'anno corrente; a questa misura accedono le donne, lavoratrici dipendenti o autonome, operanti nel settore pubblico o privato che entro il 31 dicembre 2020 abbiano maturato i requisiti necessari.
Vediamo nel dettaglio cos'è e come funziona l'opzione Donna 2021.
La misura Opzione Donna è stata introdotta per agevolare il pensionamento delle donne, consente, cioè, di andare in pensione in anticipo rispetto ai trattamenti previdenziali quali pensione di vecchiaia e pensione anticipata.
Secondo la legge, all'Opzione Donna 2021 possono accedere le donne lavoratrici iscritte all'Ago (Assicurazione generale obbligatoria) e ai fondi sostitutivi o esclusivi con contributi dal 31 dicembre 1995, quindi parliamo di dipendenti settore privato, pubblico e lavoratrici autonome.
Le lavoratrici che non rientrano nell'Opzione Donna sono quelle iscritte alla Gestione separata INPS, di cui all'art. 2, co. 26 della L. n. 335/1995.
Nello specifico, i requisiti per poter accedere all'Opzione Donna 2021 sono:
Per aderire all'Opzione Donna 2021 si può procedere in autonomia tramite il sito dell'INPS.
L'Opzione donna 2021 prevede due finestre mobili che consistono nell'arco temporale che va dalla maturazione del diritto alla pensione alla decorrenza della stessa. Queste finestre mobili sono:
L'INPS ha comunicato che la prima decorrenza per l'Opzione Donna dipende dall'entrata in vigore della Legge di Bilancio (1 gennaio 2021). Di conseguenza la decorrenza della pensione con l'Opzione Donna 2021 non può:
Le donne lavoratrici che vogliono aderire ad Opzione Donna 2021 per andare in pensione possono fare domanda attraverso diverse modalità.