Quando si sente parlare di imposta sostitutiva sui finanziamenti sono molti gli interrogativi che le si accompagnano. Che cos'è nello specifico? Chi deve pagarla? È bene quindi chiarire questi aspetti anche alla luce di una recente sentenza della Cassazione in merito a questo argomento molto dibattuto.
L'imposta sostitutiva sui finanziamenti è un regime fiscale agevolato secondo cui, per le operazioni riguardanti finanziamenti di medio o lungo termine, non si devono pagare imposta di bollo, imposta di registro, imposte ipotecarie e catastali e tasse su concessioni governative ma, deve essere pagata un'imposta sostitutiva.
A seconda del tipo di finanziamento, la base imponibile è data dal totale dei finanziamenti erogati, dall'ammontare del fido se parliamo di finanziamento tramite apertura di conto corrente oppure dall'ammontare delle obbligazioni collocate.
Sulla suddetta base imponibile viene applicata un'aliquota: l'aliquota ordinaria è dello 0,25%, così come è dello 0,25% quella per i mutui destinati all'acquisto, alla costruzione o alla ristrutturazione di immobili ad uso abitativo per cui ci sono le condizioni che consentono di usufruire dei benefici per la prima casa.
Fino a qualche anno fa l'imposta sostitutiva sui finanziamenti veniva applicata solo ai finanziamenti erogati da istituti di credito. Ora le cose sono cambiate.
Come dicevamo all'inizio, una recente sentenza della Cassazione ha dissipato un dubbio che aleggiava intorno a questa imposta sostituiva sui finanziamenti. Questa sentenza ha stabilito che l'imposta sostitutiva sui finanziamenti a medio e lungo termine si può applicare anche alle operazioni effettuate da intermediari finanziari che non sono banche.
L'imposta sostitutiva deve essere pagata da chi riceve il finanziamento e l'istituto erogante funge da sostituto di imposta ovvero trattiene e versa allo Stato gli importi dovuti. L'applicazione di questo regime sostitutivo è opzionale, per questo, nel contratto di finanziamento deve essere specificata l'applicazione dell'aliquota sostitutiva.
L'imposta sostitutiva è un tributo unico che sostituisce imposta di bollo, imposta di registro, imposte ipotecarie e catastali e tasse su concessioni governative.
L'imposta sostitutiva per i mutui è una tipologia d'imposta dovuta in sostituzione ad altre imposte. Si calcola in maniera proporzionale e cambia a seconda del finanziamento.
L'acconto il 16 dicembre di ogni anno. Il saldo il 16 febbraio dell'anno successivo.
Quando si parla di mutuo prima casa, l'imposta sostitutiva è dello 0,25% della somma ottenuta. In caso di seconda casa, si applica un'imposta più alta, del 2%.