L'Ape, ovvero “anticipo pensionistico”, è una possibilità, riservata a chi ha compiuto 63 anni, di andare in pensione prima rispetto ai tempi stabiliti dalla Legge Fornero sulle pensioni. Non si tratta di un vero e proprio pensionamento ma di un'indennità sostituiva pari alla pensione che si è maturata fino a quel momento.
Entrata in vigore nel 2017, l'Ape sociale è un sussidio erogato dall'Inps e a carico dello Stato, riconosciuto a quelle persone che secondo la normativa risultano “meritevoli di una maggior tutela”.
La norma prevede che i casi in cui a 63 anni si possa uscire anticipatamente dal lavoro siano i seguenti:
Come detto precedentemente l'Ape Sociale è soltanto un'indennità sostitutiva. Per la pensione vera e propria bisognerà attendere i 67 anni di età.
Ape sociale non più sperimentale ma in versione strutturale.
La prossima Manovra di Bilancio potrebbe stabilire che l'Ape Sociale dal 2022 non sarà più una misura sperimentale ma definitiva a tutti gli effetti.
Le principali novità dovrebbero riguardare i destinatari dell'anticipo pensionistico. Infatti, oltre ai casi elencati in precedenza, anche altri tipi di lavoratori potrebbero chiedere l'uscita anticipata dal lavoro.
La platea a cui è riservata l'Ape Sociale dovrebbe quindi estendersi includendo altre categorie: la decisione verrà presa sulla base delle indicazioni provenienti da una Commissione tecniche istituita dall'attuale ministro del lavoro Orlando che si sta occupando di studiare la gravosità dei lavori.