Nel mondo del credito, capita spesso di dover scegliere tra diverse soluzioni per ottenere liquidità. Due tra le più comuni sono il prestito personale e la carta revolving. Anche se possono sembrare alternative simili, in realtà nascondono profonde differenze in termini di costi, trasparenza e gestione del debito. In questo articolo ti spieghiamo perché, nella maggior parte dei casi, un prestito è una scelta più vantaggiosa rispetto a una carta revolving.
1. Maggiore trasparenza
Con un prestito personale, sai fin da subito: l’importo erogato, la durata del rimborso, il tasso di interesse (TAN e TAEG) e l’importo delle rate mensili.
Al contrario, con una carta revolving i costi sono spesso poco chiari e la modalità di rimborso "a rate minime" può prolungare il debito per anni, aumentando considerevolmente gli interessi da pagare.
2. Interessi più bassi
I tassi d’interesse delle carte revolving sono generalmente molto più alti rispetto a quelli applicati sui prestiti personali. In alcuni casi, si avvicinano alla soglia dell’usura, rendendo questa forma di credito estremamente onerosa nel lungo periodo.
3. Niente sorprese
Un prestito ha un piano di ammortamento fisso: le rate sono sempre uguali e sai esattamente quando finirai di pagare. La carta revolving, invece, ti consente di rinnovare continuamente il debito, con il rischio di entrare in un circolo vizioso difficile da gestire.
4. Più responsabilità finanziaria
Il prestito personale ti educa a una gestione responsabile del denaro. Prendi in prestito una somma, la restituisci secondo un piano preciso e poi, eventualmente, richiedi un nuovo prestito. La carta revolving, al contrario, può alimentare un uso disinvolto del credito, portando a un sovraindebitamento senza che ce ne si accorga.
5. Migliore gestione del bilancio familiare
Con rate fisse e una durata definita, il prestito si inserisce meglio nel bilancio mensile. Sai quanto spendi, per quanto tempo, e puoi programmare altre spese o investimenti. La carta revolving, invece, può minare la stabilità finanziaria proprio per la sua natura rinnovabile e flessibile… ma poco controllabile.